CENNI STORICI
«Sul colle che domina la città di Domodossola si erge il Sacro Monte Calvario, qui venne edificato il Santuario del Crocifisso sugli antichi ruderi del castello di Mattarella. Nel 1656 venne posta la croce sopra il colle. La prima pietra venne posata l'8 luglio 1657. Promotori dell'opera furono i padri Giacchino da Cassano e Andrea da Rho. L'architetto che progettò i lavori sembra sia stato mastro Tommaso Lazzaro di Val d’Intelvi: il disegno prevedeva una "Via Regia" o Via Processionale che, partendo dai piedi del colle, doveva raggiungere il Santuario. Lungo il percorso infatti vennero poste in origine delle croci sui luoghi scelti per poi sistemate le cappelle nelle quali sono rappresentati plasticamente i misteri o stazioni della Via Crucis. Le cappelle contengono pregiati lavori di statuaria religiosa, alcuni dei quali, molto recenti, in legno. Un arco di trionfo segna l'inizio della Via Crucis. A partire dall' 800 il luogo venne trasformato, con l'arrivo del sacerdote e filosofo Antonio Rosmini, in un Istituto religioso. In questi ultimi anni è stata aperta la "Casa per gli Esercizi Spirituali" , per quanti sentono il bisogno di una pausa di raccoglimento e di preghiera. Oltre al Santuario è interessante visitare le rovine del castello conosciuto con il nome di Mattarella. Nel 1014 l'imperatore Enrico di Sassonia donava il castello, col Comitato ossolano, alla Chiesa di Novara, ed il vescovo vi stabilì la sua residenza. Più tardi, nel 1331, passò sotto il dominio dei Visconti, conservando la sua funzione d’importante baluardo in difesa dei passi alpini, finché non venne distrutto nel 1415 dagli Svizzeri, nel tentativo di conquistare l'Ossola. Entro l’interessante complesso fortificato è stato rinvenuto un frammento di lapide paleocristiana in marmo, chiara testimonianza della presenza del Cristianesimo in alta Ossola, probabilmente la più antica (la lapide ed altri reperti di grande interesse sono visibili all’interno della casa rosminiana). Inoltre su alcune rocce a sud del castello si trovano coppelle ed affilatoi. Interessanti sono anche i ruderi del Convento dei Cappuccini, già trasformato in caserma, con un interessante chiostro».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
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XVII sec.
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Rudere
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