Mantova (torre di S. Alò)

CENNI STORICI

«Il nostro piccolo viaggio tra i luoghi più magici della città più bella del mondo ci conduce sulla Torre di S. Alò in piazza Arche. Lo sapete bene tutti, la “sky line” di Mantova osservata da lontano appare, dapprima, come una macchia nebulosa, poi ...una, due, quattro, otto, molte torri rosseggiano e fanno a gara per sfiorare il cielo. Tra queste, una delle prime e delle più discrete torri che appaiono a chi accede alla città attraverso l’odierna piazza Arche è la “Torre di S. Alò”: non altissima, un po’ tozza, non ambisce certo alle vertigini delle vicine torri dei Gambulini o degli Zuccaro. Essa infatti, nonostante sia parte di grande interesse del volto di pietra della città, non appartiene alla tipologia delle torri del Dugento ma rimanda alla realtà urbana a cavaliere tra Trecento e Quattrocento, quando, con la dinastia dei Gonzaga, la città acquisiva una adeguata identità signorile. ... La torre faceva parte del nuovo sistema difensivo che aveva il suo perno nel Castello di San Giorgio, un sistema messo a punto da Bartolino da Novara ed era proprio attraverso i camminamenti realizzati lungo le mura di fortificazione che si accedeva - con ogni probabilità - direttamente alla torre, la cui gronda del tetto (l’altezza è di m 20,50) coincide con il limite superiore dei merli di coronamento. All'interno la Torre detta anche torre Nuova è divisa in sei piani, a partire da una quota di m 1,20 rispetto al piano stradale; i solai in legno hanno subito, nel tempo, modifiche anche di quota, come si deduce dalle tracce di alloggiamento di travature e di dormienti abbandonati nella muratura. Dietro la torre si può osservare il lungo fabbricato cinquecentesco della scuderia grande di Corte, oggi occupato dal Museo dei Vigili del Fuoco. Per chi arriva fino in cima, poi, non c’è solo il premio di godere da un invidiabile punto di vista il panorama di Mantova ma anche quello di inquadrare con inedita precisione la sottostante Piazza Arche. La piazza corrisponde all'angolo sud-est della piccola città altomedievale, il cui limite di mezzogiorno era il «fossato dei buoi» che scorreva lungo la linea dell'odierna via dell’Accademia. La Torre Nuova realizzava qui un accesso cui faceva da pendant – sicuramente - un altro e opposto torrione. Porta e torre erano, dunque, elementi della antica cerchia murata cingente l’antica città. ...».

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Torre_di_Sant%27Al%C3%B2

Articoli di approfondimento

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XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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