CENNI STORICI
«La fisionomia di Pavia muta radicalmente tra la prima metà e la fine del XII secolo, allorché due successive cinte di mura ne configurano un impianto quadrangolare (omogeneo con il più interno nucleo romano e altomedievale) e, da ultimo, radiocentrico. La terza cerchia, costruita attorno al 1195-1198, suggella il massimo ampliamento nel perimetro che sarà ricalcato dalle mura di età spagnola e che delinea tutt'oggi il cosiddetto centro storico. L'andamento curvilineo della cinta a settentrione impone una convergenza a forcella degli assi viari interni ed esterni, secondo le direttrici già determinate dalle nove porte del primo e più interno muro di età tardo-romana, nonché dalle rispettive del secondo muro. Ancora nove porte si aprono infatti nel terzo muro: a sud la Porta del Ponte nuovo, la Porta Calcinara, a est Porta di Santa Giustina e la Porta Palacense di fuori; a ovest la Porta Marica di fuori; a nord le Porte di S. Stefano, di S. Vito e di S. Maria in Pertica. Oltre che nelle mappe e nella descrizione di Pavia di Opicino de Canistris (1330 ca.), il terzo muro si documenta per resti (la Porta Nuova del Ticino e la Porta Calcinara, alquanto rimaneggiata) e memorie iconografiche. Tra queste la veduta di Pavia da nord, dipinta in Castello intorno al 1370, si segnala per straordinaria forza evocativa, essendo intenzionalmente ritratta la città nel 1359 (all'atto cioè della conquista di Galeazzo Visconti), nella caratterizzazione di profilo, d'impianto e di spicco monumentale (il Broletto, campanili e torri, Porta Palazzo e annessa Torre di Boezio del muro interno, Porta S. Vito e torrette delle Mura, chiesa del Carmelo nel suburburbio) del suo pieno assetto medievale».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
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IMMAGINI