CENNI STORICI
Gli imponenti resti di questo castello sorgono in una zona di grande pregio ambientale, a poca distanza dalla via Flaminia, al di sopra di uno sperone roccioso che domina alcuni piccoli torrenti. Il nome di Murolo dovrebbe provenire dalla corruzione del nome di Mauroro, presente in un documento stilato da Ottone III e datato al 996. Apparteneva originariamente ai monaci del monastero dei SS. Alessio e Bonifacio. Peraltro un castrum è anche ricordato in un altro documento del XIII secolo nella stessa zona. Il fortilizio passò successivamente ai Tasca nel 1449, ai Muti nel 1573, agli Scapucci nel 1591 ed infine nel 1611 a Marcantonio Borghese. Il castello consta di una torre a basa quadrata realizzata nel Trecento realizzata in tufo per oltre 20 metri di altezza divisi in tre piani. A questa vi si affiancò alla fine del XV secolo un edificio di due piani di cui rimangono solo alcuni resti, tra i quali una sala con camino. Il sito venne abbandonato nel corso del XVIII secolo» - «Alla confluenza dei fossi di Valle Castagna e di Monte Casale, vi è il Castello diruto di Morolo (detto ora “Torre Busson”, forse dal nome di un antico affittuario o proprietario), raggiungibile dalla via Flaminia imboccando all’altezza del chilometro 36,100 (sulla sinistra provenendo da Roma) una stradina campestre. Una località Mauroro era già citata in un diploma di Ottone III del 996. Il Castello passò poi ai Savelli e, ridotto a casale, fu dei Tasca (1449), dei Muti (1573), degli Scapucci (1591), finché nel 1611 fu acquistato da Marcantonio Borghese insieme a Rignano. Rimane una torre a base quadrata ed i resti di un palazzo rinascimentale a due piani.
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
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EPOCA
X sec.
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Rudere
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