CENNI STORICI
«Romagnese si trova nell'Alta Val Tidone, che interessa la zona montana dell'Oltrepò Pavese, facilmente raggiungibile seguendo la ex SS412. Non è lontano dal Passo Penice. Romagnese si trova a 650 m di quota, prestigioso luogo di villeggiatura estiva ed invernale per la salubrità dell'aria. ... Romagnese non è ignoto alla storia piacentina e pavese per via delle sue aggregazioni feudali. Vassalli di Romagnese furono a lungo i Landi, piacentini, per investitura ecclesiastica del Vescovado di Bobbio ed imperiale da parte di Lodovico di Baviera, nel 1327. Il territorio fu poi dominato dai casati degli Eustachi, dei Bentivoglio, dei Riaro e dei Sanseverino. Successivamente, nel 1383 il castello, il borgo e il territorio della Valle di Romagnese furono concessi in feudo da Gian Galeazzo Visconti al celebre condottiero Jacopo Dal Verme in premio delle sue benemerenze e delle imprese militari determinanti per l'espansione viscontea in Oltrepò, in aggiunta ai feudi di Rocca d'Olgisio (1378) e Val di Pecorara (1380). In data ancora incerta, ma fra il 1395 ed il 1409 e prima che morte lo raggiungesse, il conte Jacopo Dal Verme promulgò gli Statuti del Comune di Romagnesio, un originale codice di leggi civili e penali severissime che garantì benefiche ripercussioni sulla vita sociale ed economica di Romagnese. Il piccolo feudo Dal Verme seguì le fortune politiche della Signoria Viscontea, ingrandendosi con i territori di Zavattarello e Lazzarello fino a raggiungere la sua massima estensione con le concessioni fatte da Filippo Maria Visconti, Signore di Milano, delle città di Bobbio e delle terre di Voghera e di Castel San Giovanni, sottratte all'autorità e competenze dei Comuni di Piacenza, Tortona e Pavia. ... Sorto nell'alto medioevo, nel 1383 il feudo di Romagnese fu acquistato dal condottiero Jacopo Dal Verme, la cui famiglia, tra il XIV e il XV secolo, eresse il castello che da loro prende il nome sopra il precedente. Oggi sede del municipio, nella torre ospita anche il Museo dell'arte rurale e degli strumenti agricoli».
«L’edificio antico che rimane non è che una parte dell’antico castello. L’ala quadrilatera è costituita da un grande torrione, dagli spessori murari molto elevati e da un basamento a forte scarpata, con cordonatura. L’angolo di nord-ovest è smussato; quello di sud-ovest conserva l’intero sperone con relativo torrione, coronato da merlatura guelfa e relativo camminamento: i parapetti arrivano al ginocchio e l’imposta del tetto (a quattro falde) sopra la merlatura, è ad altezza d’uomo. La facciata occidentale è caratterizzata da fornice d’ingresso e nove finestre rettangolari. La controfacciata del castello, ad est, domina la piazzetta antistante: l’elemento più caratteristico è senza dubbio il portale di origine settecentesca in arenaria. Nella torre del castello di Romagnese, ha sede il museo civico di arte contadina. Gli spazi espositivi raccolgono numerosi oggetti tra i quali: arnesi da falegname, tipi diversi di stufe, riproduzioni in miniatura di attrezzi agricoli, macchine per calzature, angoli di cucina rurale ecc. Pare che all’interno vi siano dei graffiti risalenti al XVII secolo».
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XIV sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Restaurato
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI