CENNI STORICI
Il primo documento relativo al comune di San Pietro in Guarano risale al 1122 quando Rao di Banterone e la moglie Auristella donarono al monastero di Montecassino la “Ecclesia Sancti Petri sita in finibus Consentiae, in loco qui vocatur Gaurano”, notizia che spiegherebbe anche le origini del toponimo. La bagliva di Guarano comprendeva il territorio attualmente suddiviso tra i comuni di Castiglione e San Pietro e tale estensione rimase inalterata fino al 1806 sebbene abbia man mano assunto la denominazione di “Bagliva di Castiglione” dal nome del maggiore centro limitrofo allora abitato. Numerosi sono i documenti in cui è citato il luogo e la sua chiesa e quando, nel Cinquecento, aumentano le descrizioni del Regno di Napoli “Guarano” è menzionato con le tre ville sottostanti, ovvero Castiglione, San benedetto e San Pietro e, ancora oltre, Lappano. Le baglive del demanio regio di Cosenza e Casali rimasero tali per 8 secoli vivendo la breve fase dell’infeudamento e della rivolta al Granduca di Toscana (1647) tenutasi a Celico per riportare in libertà questi territorio. Pur essendo sfuggiti ad una infeudazione vera e propria, tuttavia, i casali di Cosenza non erano riusciti ad evitare, nel ‘400, che gli aragonesi affidassero l’amministrazione di casali e baglive al napoletano Carlo Carafa, ai Sambiase, poi ai monaco, ai Sanseverino e infine ai De Matera (1693). Poiché le baglive erano dotate di parlamento, dai documenti emerge che la principale attività di quello di san Pietro era legato alla gestione finanziaria.Il patrimonio storico-artistico di San Pietro in Guarano annovera la chiesa parrocchiale di Santa Maria in Gerusalemme e una serie di palazzi baronali tra cui, quello maggiore, del barone Collice caratterizzato da soffitti lignei dipinti e da una struttura signorile.Bibliografia e Sitografia
Famiglia Collice (nobili-napoletani.it)
Articoli di approfondimento
CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XII sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Discreto
AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI
SITO UFFICIALE
IMMAGINI