Armento (palazzo Terenzio, fortificazioni)

CENNI STORICI

Della stessa era Romana non mancano in Armento testimonianze come gli avanzi dell'abitazione di Terenzio Lucano: quel Terenzio che liberò lo schiavo africano (Cartaginese) pure di nome Terenzio (195-159 a.C.) Divenuto poi grande poeta comico latino sulla scia di Plauto (254-184 a.C.) suo immediato illustre predecessore. Reduce dalle guerre Cartaginesi e nominato senatore Romano Terenzio Lucano venne a risiedere al Casale, centro di Armento antico dove appunto sono gli avanzi del suo palazzo e la strada a lui intestata tuttora esistente. Il castello di Armento, da vari diplomi Castrum Armenti, figura eretto già nell'era precristiana [?], posto sotto la protezione di una ninfa, come lo dimostra la paurosa balza orientale che lo fortifica, detta ancora oggi la balza della Ninfa. Che Armento fosse forte e guerriera lo dimostrano i suoi tre castelli ed armi e corazze rinvenute nel suo territorio, nonché la denominazione di varie contrade riferita a fatti eroici: Serra di San Luca, dove si concluse vittoriosamente la battaglia contro i saraceni. Pian di Campo, pian di Guanto, Parabello (Parabellum) che accennano a sfide e combattimenti. Dei vichi antichi esistono ancora: la Via Principale che mena al castello, ossia alla Chiesa (che il Conte Tuscano, figlio di Rabdi, signore di Tursi, Petra e Armento, volle ricavare da un'ala dello stesso castello.

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