Assergi (fraz. di L’Aquila, torre, mura)

CENNI STORICI

La

La torre di Assergi è una delle 12 torri di fiancheggiamento che un tempo sorgevano lungo le mura dell'antico borgo, il cui sistema costruttivo permettendo di collocare nel XIV secolo la datazione delle mura e delle altre torri.

L'edificio presenta la base a scarpata probabilmente più per ragioni costruttive che per motivi bellici. L'ingresso è posto su un lato, il

La torre di Assergi è una delle 12 torri di fiancheggiamento che un tempo sorgevano lungo le mura dell'antico borgo, il cui sistema costruttivo permettendo di collocare nel XIV secolo la datazione delle mura e delle altre torri.

L'edificio presenta la base a scarpata probabilmente più per ragioni costruttive che per motivi bellici. L'ingresso è posto su un lato,

La torre di Assergi è una delle 12 torri di fiancheggiamento che un tempo sorgevano lungo le mura dell'antico borgo, il cui sistema costruttivo permettendo di collocare nel XIV secolo la datazione delle mura e delle altre torri.

L'edificio presenta la base a scarpata probabilmente più per ragioni costruttive che per motivi bellici. L'ingresso è posto su un lato, i

La torre di Assergi è una delle 12 torri di fiancheggiamento che un tempo sorgevano lungo le mura dell'antico borgo, il cui sistema costruttivo permettendo di collocare nel XIV secolo la datazione delle mura e delle altre torri.

L'edificio presenta la base a scarpata probabilmente più per ragioni costruttive che per motivi bellici. L'ingresso è posto su

Le origini vestine del paese sono ben testimoniate dai ruderi dell'antica Prifernum, situate a poca distanza dall'attuale Assergi, nella località detta del Forno, e di cui non restano molte testimonianze. Probabilmente scomparso già nel II secolo a.C., si ricostituì in età romana ed in particolare al I secolo quando nell'area alle pendici del pizzo Cefalone venne edificato un piccolo villaggio, Castrum Asserici, alloggio degli operai delle vicine miniere.

Il centro si sviluppò quindi nel medioevo intorno al monastero benedettino di Santa Maria ad silicem, da cui probabilmente deriva il nome di Asserici, divenuto poi Asserula e, infine, Sercio. Il paese venne interamente fortificato e la cinta muraria è ancora oggi visibile nelle aree orientali e meridionali insieme alle tre porte d'accesso. Nel XIII secolo partecipò, con altri castelli del contado, alla fondazione dell'Aquila.

Con la dissoluzione del contado aquilano fu messa in vendita dagli Spagnoli come le restanti località, e fu acquistata tra il 1530 e il 1540 dal romano Cristoforo Cenci alla cui famiglia rimase, concedendo gli statuti nel 1586, fino a che la persero dopo le vicende legate a Beatrice Cenci per passare agli inizi del secolo XVII ai Caffarelli che la tennero con titolo di ducato unitamente alle località di Aragno, Camarda e Filetto. Partecipò alla spartizione dell'altopiano di Campo Imperatore, di cui il centro costituisce la porta d'ingresso occidentale, la principale provenendo dall'Aquila. Persa progressivamente importanza, venne ricompreso già nel XVIII secolo nel circondario di Paganica del Distretto di Aquila e unito al comune di Camarda dopo l'unità d'Italia.

Nel 1927, con la soppressione di otto comuni per la formazione della cosiddetta Grande Aquila, Assergi venne riunificata al capoluogo e rigenerata dallo sviluppo, promosso sotto il fascismo, del turismo montano e sportivo legato al suo territorio. Nel 1934 venne edificata la località Fonte Cerreto, a poca distanza dal nucleo storico di Assergi, che costituisce la stazione di valle della Funivia del Gran Sasso d'Italia. Dal 1979 il paese dispone di apposita uscita sull'autostrada A24 per Roma e dal 1982 è sede dei laboratori nazionali dell'Istituto nazionale di fisica nucleare, in parte costruiti sotto il massiccio del Gran Sasso.

l sinistro guardando il fronte sulla strada, ed è grossolanamente incorniciato con blocchi di pietra. Al di sopra si apre una feritoia cannoniera, probabilmente inserita in un secondo momento, dettata dall'esigenza di adattare la torre ai nuovi sistemi difensivi.

Attualmente la torre è utilizzata come abitazione privata: per adattarla a tale scopo sono state aperte alcune finestre, sia sul fronte verso la strada che sul fianco destro»

l sinistro guardando il fronte sulla strada, ed è grossolanamente incorniciato con blocchi di pietra. Al di sopra si apre una feritoia cannoniera, probabilmente inserita in un secondo momento, dettata dall'esigenza di adattare la torre ai nuovi sistemi difensivi.

Attualmente la torre è utilizzata come abitazione privata: per adattarla a tale scopo sono state aperte alcune finestre, sia sul fronte verso la strada che sul fianco destro

il sinistro guardando il fronte sulla strada, ed è grossolanamente incorniciato con blocchi di pietra. Al di sopra si apre una feritoia cannoniera, probabilmente inserita in un secondo momento, dettata dall'esigenza di adattare la torre ai nuovi sistemi difensivi.

Attualmente la torre è utilizzata come abitazione privata: per adattarla a tale scopo sono state aperte alcune finestre, sia sul fronte verso la strada che sul fianco destro

sinistro guardando il fronte sulla strada, ed è grossolanamente incorniciato con blocchi di pietra. Al di sopra si apre una feritoia cannoniera, probabilmente inserita in un secondo momento, dettata dall'esigenza di adattare la torre ai nuovi sistemi difensivi.

Attualmente la torre è utilizzata come abitazione privata: per adattarla a tale scopo sono state aperte alcune finestre, sia sul fronte verso la strada che sul fianco destro

torre di Assergi è una delle 12 torri di fiancheggiamento che un tempo sorgevano lungo le mura dell'antico borgo, il cui sistema costruttivo permettendo di collocare nel XIV secolo la datazione delle mura e delle altre torri.

L'edificio presenta la base a scarpata probabilmente più per ragioni costruttive che per motivi bellici. L'ingresso è posto su un lato, il sinistro guardando il fronte sulla strada, ed è grossolanamente incorniciato con blocchi di pietra. Al di sopra si apre una feritoia cannoniera, probabilmente inserita in un secondo momento, dettata dall'esigenza di adattare la torre ai nuovi sistemi difensivi.

Attualmente la torre è utilizzata come abitazione privata: per adattarla a tale scopo sono state aperte alcune finestre, sia sul fronte verso la strada che sul fianco destro

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

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