Bagnoli Irpino (castello Cavaniglia)

CENNI STORICI

«Nel paese sono presenti due castelli. Il primo è di origine longobarda, eretto intorno all'870, quando fu diviso il principato di Benevento con quello di Salerno; il secondo è di origine normanna, uno dei pochi esistenti in Europa, datato tra il 1050 e il 1100. Oggi restano mura ben visibili e ben conservate (anche oggetto di restauro)» - «Situato sulla sommità del colle Serra, in posizione dominante sull'Alta Valle del Calore, il castello si presenta come un'imponente e robusta costruzione quadrangolare. Non vi è una data certa relativa alla costruzione dell'edificio, anche se il Sanduzzi attribuisce l'edificazione o la riparazione di un non meglio definito castello presente nell'area al tedesco Diepold Von Schweinspeunt, giunto in Italia nel 1191 al seguito di Enrico VI. L'impianto normanno della costruzione, tuttavia, induce ad anticiparne di molto la data della fondazione, attribuendola alla famiglia degli Altavilla. Il maniero, dopo essere stato proprietà di diverse famiglie, attraversò il periodo di massimo splendore sotto la signoria dei Cavaniglia, di cui ancora oggi reca il nome. Il castello fu da essi trasformato in residenza gentilizia e dotato di un'imponente torre quadrata, con un corpo avanzato sul lato nord-ovest, che rappresenta la parte meglio conservata della struttura. Il complesso aveva un'altezza di 20 metri ed era strutturato su tre livelli costruiti direttamente sulla nuda roccia, all'interno dei quali vi erano 24 vani. Fino alla seconda metà del XIX secolo nel maniero dimorarono diverse famiglie indigenti del luogo; successivamente il sito cadde completamente in rovina e fu abbandonato. I ruderi superstiti stanno per essere riportati all'antico splendore grazie ad un profondo intervento di restauro attualmente in corso».

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Bagnoli_Irpino#I_castelli - http://www.museodeicastelli.it/castelli/29-bagnoli-irpino-castello-canaviglia.html

Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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