BITONTO (mura, porte)

CENNI STORICI

«Le mura della città oggi costeggiano gran parte del centro storico e in origine erano dotate di cinque porte e ventotto torri fra cilindriche, quadrate, maggiori e minori. La fortificazione della città risale al periodo normanno. In questo periodo infatti, si ha la costruzione di gran parte del tratto murario che costeggia il centro storico, nonché delle torri a base quadrata e delle cinque porte:
1) porta Pendile, situata nei pressi della chiesa di Santa Maria della Porta (Santa Rita), nella parte occidentale e così chiamata perché in passato dava su una zona in "pendio";
2) porta Nova, situata al limite nord del centro storico, nei pressi della chiesa di Santa Maria Annunziata, così chiamata perché fu l'ultima porta ad essere innalzata;
3) porta Robustina, che deve il suo nome alla città verso cui è rivolta, Rubis, l'attuale Ruvo, pertanto situata nella parte nord-occidentale;
4) porta la Maja, chiamata anche Porta del Carmine sia perché si trova di fronte alla chiesa della Madonna del Carmine sia perché è sormontata da una statua della stessa. È situata nella parte meridionale del centro storico, rivolta verso il torrente Tiflis (in dialetto la Maijn, da cui la Maja);
5) porta Baresana, situata nella parte nord-orientale del centro storico, è la più grande e meglio conservata. Il nome deriva, ovviamente, dall'orientazione verso Bari. Il nome originario era "Porta della marina", perché sita in direzione della ex marina bitontina Santo Spirito. Con lo scippo di Santo Spirito nel 1928 da Bitonto a Bari, per opera del podestà fascista di Bari (1926-1928), Araldo di Crollalanza (successivamente anche ministro dei lavori pubblici), la porta assume il nome di "Baresana" in quanto diviene la porta di accesso alla città per chi viene da Bari. Fu costruita presumibilmente nel XVI secolo. Tuttavia un secolo più tardi fu ricostruita in seguito ad un crollo o comunque ad un danneggiamento, conservando, nella facciata anteriore, uno stile rinascimentale. Sempre nella facciata esterna si nota, in cima, la statua dell'Immacolata Concezione, aggiunta nel 1834. Sulla sua base è incisa la dicitura POSUERUNT ME CUSTODEM. Più in basso si nota invece il vano dell'orologio aggiunto nel Novecento insieme all'annessa campana nascosta dietro la statua dell'Immacolata. Agli spigoli si notano gli acroteri seicenteschi. Sotto l'orologio è presente uno stemma dei Savoia che sostituisce uno stemma della città aggiunto nel 1551 in occasione del riscatto della città dal feudatario. Lo stemma sabaudo fu apposto in luogo dello stemma della città dopo l'unificazione d'Italia. L'accesso è costituito da un arco a tutto sesto affiancato da paraste terminanti in un architrave. Su questo è stata aggiunta la copia di una predella policroma, un dipinto rappresentante i santi protettori della città. Ai lati del vano dell'orologio, si notano gli acroteri aggiunti presumibilmente nel XVII secolo. La facciata retrostante presenta un fornice a ghiera affiancato da paraste in bugnato, similmente alla facciata esterna ma con degli zoccoli di basamento più alti. Sull'architrave si erge il timpano in cui è situato, nel mezzo, il secondo quadrante dell'orologio.

Durante il periodo angioino la difesa della città non fu trascurata; furono, infatti, innalzate le torri cilindriche, tra cui il torrione, la torre più imponente e la più resistente, e restaurate porta Pendile e porta Robustina. Tra il XVI e XVII secolo, furono attuati dei restauri e reintegrazioni, interventi si ebbero nel tratto tra Porta La Maja, piazza Castello e Vico Goldoni, portando quest’ultimo tratto di mura in avanzamento rispetto al vecchio allineamento normanno. Fu realizzato il Trione, cioè un torrione, posto sull’estremo orientale della città antica, laddove probabilmente sorgeva una torre più vecchia. Oggi delle mura, rimangono lunghi tratti che delimitano la parte meridionale del centro storico mentre della parte settentrionale rimane ben poco. Delle cinque porte originarie ne rimangono solo due: porta la Maja è comunemente chiamata porta del Carmine per il basso rilievo raffigurante la Madonna del Carmine presente nella parte alta della porta. A porta Baresana sono state aggiunte una statua dell'Immacolata Concezione e due orologi. Infine sono ancora presenti diverse torri, tra cui il torrione angioino».

Bibliografia e Sitografia

http://it.wikipedia.org/wiki/Bitonto

 

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