Camarda (fraz. di L’Aquila, torre)

CENNI STORICI

Da una descrizione affascinate e ricca scritta dal famoso storico aquilano Antinori, il castello di Camarda (oggi frazione dell’Aquila) risultava ancora ben efficiente e stabilmente usato nel Settecento. Il recinto del castello era potenziato da quattro torrioni; quello situato a settentrione, nel punto più alto, era il più elevato con il compito di puntone di vedetta e di ultima difesa. All’epoca si poteva ancora vedere la porta d’ingresso, successivamente distrutta, che permetteva ai mezzi agricoli l’accesso nel recinto. I torrioni di cinta sono state abbattute o convertite e riusate mentre la torre principale si preserva tuttora, sebbene in condizioni molto precarie poiché la copertura ha ceduto. Dentro al recinto si possono osservare rimanenze di edifici modesti a ridosso delle mura, di cui certi sono originali. Si possono tutt’oggi riconoscere, in alcuni tratti delle mura, le cannoniere e le fuciliere originarie. Menzionato nel Chronicon Farfense del decimo secolo, era proprietà del signore di Intempera (oggi Tempera) Atenulfo nel 1173. Diverse volte citato nelle documentazioni più importanti del Duecento, il casello fu comprato da Stefano Valles di Napoli nel 1533» - «Al vertice dell’agglomerato edilizio di Camarda si ergeva, maestosa e solenne, la torre, detta del Castello, che merita un cenno speciale. Questa era composta da un muro, che girava in quattro angoli, non tutti uguali, con altrettanti torrioni, dei quali quello posto a settentrione era il più alto, l’attuale torre del castello. La sua costruzione è da ricondurre con ogni probabilità al fenomeno dell’incastellamento, verificatosi intorno al Mille, anche se l’impianto arrivato ai giorni nostri si riferisce ad un rifacimento del tardo quattrocento. Come in quasi tutti i castelli, fu quasi certamente la torre principale ad essere edificata per prima, con funzione di avvistamento e di controllo del territorio. Ad essa, in un secondo tempo, fu collegata la muraglia, di forma trapezoidale, che comprende altre due torri rompi-tratta ad ovest e una torre angolare a sud. L’insieme assume la classica connotazione del castello-recinto, in questo caso assai prossimo al centro abitato, con qualche edificio all’interno delle mura. Durante il corso del XIX secolo, la torre principale e la torre a sud vennero trasformate in colombaie, come le abbiamo conosciute ai nostri giorni, mentre non sappiamo quando fu abbattuta la porta d’ingresso al recinto.

Bibliografia e Sitografia

http://www.inabruzzo.it/camarda-castello-recinto.html

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XI sec.

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