Cerignola (Palazzo Ducale)

CENNI STORICI

In età medievale il borgo originario di Cerignola, cioè la Terra Vecchia, era circondato da mura che correvano lungo gli attuali assi di via Tredici italiani, di via Torrione, di via Piazza Vecchia ed erano chiusi da un castello. Solo successivamente questo castello fu trasformato in palazzo, ospitando i vari feudatari della città di Cerignola, in particolare i Caracciolo, feudatari di Cerignola dal 1417, e i Pignatelli dal 1616. Edificio a pianta quadrata con cortile interno, il palazzo ducale presenta oggi la facciata principale divisa in due ordini. Al pianoterra vi è un grande ingresso ad arco, in pietra, modanato e contornato da conci rettangolari in pietra. Nella sezione ad arco, una grata in ferro lavorata a volute presenta al centro un cerchio con all'interno alcune pignatte, stemma della famiglia ducale Pignatelli. A un lato e l'altro dell'ingresso principale, poste in posizione simmetrica, vi sono 4 finestre con architravi e stipiti in pietra e mensola aggettante. Due sole finestre conservano la struttura a balconcino, mentre altre due hanno subito un rifacimento nella grata e l'eliminazione del balconcino. La zoccolatura è in mattoni, la facciata in tufi e i cantonali in pietra. Il pianoterra presenta anche, all'estrema sinistra rispetto a chi guarda, un ingresso ad arco ad una grande sala, forse adibita un tempo a stalla. Al primo piano, al di sopra e in asse con l'ingresso principale vi è un balcone con balaustra in ferro lavorato con richiami alla grata dell'arco. Ai lati del balcone vari balconcini: quattro su un lato e due sull'altro. Su questa facciata dell'edificio, a sinistra dell'ingresso, è murata una lapide dedicata al musicista Pasquale Bona, nato a Cerignola e al quale è stata intitolata la piazza antistante.

La facciata laterale destra che si affaccia su piazza Giuseppe Tortora, presenta anch'essa due ordini: a pianoterra una serie di ingressi con arco a sesto ribassato e piano rialzato. Al primo piano si ripete la serie di balconcini, stilisticamente diversi però da quelli della facciata principale, sia per la maggiore ampiezza della base dei balconi, sia per essere questi retti da mensole, sia ancora per la diversa configurazione della balaustra in ferro. L'altra facciata laterale, che un tempo si affacciava su un grande giardino chiamato Villa Ducale, presenta sempre due ordini, uno dei quali oggi non più visibile per l'adiacenza di una nuova costruzione. Al primo piano un balcone, principale ma non centrale, in pietra, con la balaustra sorretta lateralmente e frontalmente da gruppi di due colonnine e due semicolonnine laterali alternate a piccoli pilastri. L'ingresso al balcone è ad arco in pietra con stipiti anch'essi in pietra modanati a lesene non aggettanti. Il balcone poggia su un arco costruito come corpo avanzato. A un lato e l'altro del balcone, balconcini con balaustra in ferro battuto, diversi nella foggia dai balconi delle altre facciate, con stipiti e doppio architrave in pietra. La facciata posteriore è caratterizzata sempre da due ordini, ma con moderne modifiche sostanziali sia a pianoterra che al primo piano con un corpo avanzato. Varcato l'ingresso principale, un breve androne, su cui si affacciano le antiche stanze delle guardie, presenta una volta a botte adorna di un artistico lume in ferro lavorato. Poi ci si immette nel cortile interno dove si aprono due scalinate, una sul lato sinistro e l'altra sul lato destro e un porticato frontale. Sempre nel cortile è presente un tombino in pietra attraverso il quale ci si può calare in un cunicolo che portava al vecchio fossato del castello. Oggi l'edificio è sede della Guardia di Finanza e dell'Ufficio del Registro.

Bibliografia e Sitografia

https://interregaismart.regione.puglia.it/-/palazzo-ducale-palazzi-storici-e-architetture-di-pregio-10

Articoli di approfondimento

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PROVINCIA

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EPOCA

XVII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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