Cerignola (Torre Alemanna)

CENNI STORICI
Il nome di Torre Alemanna compare, come riferimento topografico, in un documento del "Codice diplomatico barlettano" del 1334. Nella delimitazione dei confini di una proprietà si fa riferimento ad una "viam qua itur a Turri de Alamagnis". In documenti più tardi, ma anche nella cartografia di epoca moderna, il luogo è spesso citato con il toponimo Torre de la Manna. Per essere già nota in quell’epoca significa che essa esisteva da tempo. Va ricordato che, a breve distanza dalla Torre Alemanna, c'è il Monte Maggiore, luogo in cui si svolse nel 1041 la battaglia di Montemaggiore, con i Normanni ed i Longobardi che sconfissero i Bizantini. L'appellativo di Alemanna rinvia inoltre ai suoi fondatori, i Cavalieri Teutonici, ai quali Federico II donò (come attestano documenti del XIII secolo) delle terre presso Corneto, antico borgo medievale (distrutto nel 1349, nel corso delle guerre dinastiche che videro opposti Giovanna I di Napoli e Carlo III di Napoli), i cui resti distano difatti poco più di un chilometro dal complesso. Il complesso di Torre Alemanna, è ritenuto dagli storici il più fiorente delle balie teutoniche in Puglia. Un centro talmente ricco (fra il XIV ed il XV secolo, possedeva oltre 2.800 ettari di terre) da consentire con la sua produzione zootecnica e cerealicola il sostentamento anche di San Leonardo di Siponto, da cui dipendeva, e degli altri insediamenti pugliesi aventi perlopiù valenza strategica e politica. L'intero possedimento fu nel 1483 ceduto dai Cavalieri alla Chiesa che, trasformandolo in Commenda concistoriale, lo gestì per mezzo di procuratori.  Torre Alemanna appare oggi come un complesso masseriale dotato, per l'appunto, di una torre d’avvistamento a pianta quadrangolare di circa 10 metri di lato e 24 di altezza e di una serie di corpi di fabbrica edificati nel corso dei secoli per ospitare numerose destinazioni d'uso (residenziale, produttiva e di culto). Il vano di piano terra della torre, la cui altezza si estende fino al livello del 1º piano del complesso, è coperto con volta a crociera costolonata poggiante su quattro colonnine con capitelli gotici "a crochet”. Esso, pregevolmente affrescato su tre lati e caratterizzato da un arco trionfale sulla parete ovest, è stato da sempre ritenuto una preesistente cappella, sulle cui mura, opportunamente raddoppiate, fu eretta la torre. La scoperta degli affreschi, datati alla seconda metà del XIII secolo, avvenne nel corso dei primi lavori di restauro nel 1989. Con il prosieguo dei lavori (1997-2000), operando alcuni saggi conoscitivi all’interno dei muri, si è in realtà constatato che le modanature dell’arco trionfale svoltano nella muratura verso ovest rivelando che si tratta addirittura del presbiterio a pianta quadrata di una chiesa, probabilmente cistercense, la cui navata è oggi riconoscibile nella parte adiacente sul lato ovest. Inoltre, gli scavi archeologici operati nel 2003 nel presbiterio stesso hanno rivelato la preesistenza di un'ulteriore abside da relazionare ad una chiesa ancor più antica. Dunque è plausibile l’ipotesi che i Cavalieri, venuti in possesso dei terreni, abbiano eretto una torre sui resti di una chiesa edificandone, qualche decennio più tardi (XVI secolo), una nuova (oggi ancora esistente) dedicata prima a Santa Maria dei Teutonici, poi a San Leonard.
Bibliografia e Sitografia

https://fondoambiente.it/luoghi/torre-alemanna

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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