CENNI STORICI
«La famiglia Ferrante dal XVI secolo è parte importante ed ineludibile della storia politico culturale nonché economico sociale di Civita d'Antino. In questo periodo, procedente da Valmontone, arriva il capostipite della casata: Domenico Ferrante, il quale, "verso la seconda meta del 1500 abbandonò Valmontone, a seguito di forti contrasti con le autorità pontificie di quel paese", e, "valicando le montagne che dividevano lo Stato Pontificio dal Regno delle Due Sicilie, si fermo prima a Rendinara e subito dopo a Civita d'Antino, dove comincio ad acquistare dei beni". Da allora molte generazioni, tra cui illustri giuristi, archeologi, canonisti, medici, religiose, prebisteri, prelati, uomini politici, alti funzionari dello Stato, si sono succeduti da padre in figlio legando a Civita d'Antino, in non pochi casi, la propria vita e la propria opera. Di ciò, oggi, oltre alle testimonianze della storia, fisicamente, rimane ancora un monumento importante; un altro testimone muto tra i tanti che sopravvivono in questo luogo, e cioè il Palazzo Ferrante: "casa che attraverso diverse generazioni" divenne l'attuale edificio che si trova nel cuore del paese. Dalle sue stanze, mal ridotte dal terremoto del 1915 e dal passare dei decenni, viene fuori ancora un grande passato di cultura, di storia e di notizie riguardanti la vita di queste popolazioni. ...».Bibliografia e Sitografia
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CITTÀ
PROVINCIA
REGIONE
EPOCA
XVI sec.
STATO DI CONSERVAZIONE
Buono
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