Corleto Perticara (resti del castello)

CENNI STORICI

Le origini di Corleto Perticara sono databili al XII secolo, quando il sito sorge attorno al vecchio castello feudale. La storia di questo paese è segnata da un succedersi di conquiste e colonizzazioni, con l’assoggettazione di popoli e signori: dai Normanni agli Svevi, dagli Angioini agli Aragonesi. Nel Cinquecento, sotto l’imperatore Carlo V, il feudo di Corleto Perticara passa ai De Castella e nel Seicento diventa marchesato di Casa Costanzo, per poi passare ai Riario. Seguirà il dominio borbonico, periodo in cui Corleto Perticara assume una posizione dominante nell’insurrezione lucana affermandosi come centro liberale. Percorrendo le strade del borgo sono ben nitidi i giorni del Risorgimento, dal momento che ci si ritrova in Via del Comitato, Via 16 agosto, Via Camillo Boldoni – che rammenta il colonnello cavouriano – e poi il sopportico della Bandiera, quindi Via Giacinto Albini, Largo Senise, Corso Pietro Lacava, per ricordare invece i patrioti protagonisti dell’insurrezione lucana antiborbonica. Dopo il 1860, è il brigantaggio postunitario ad attraversare Corleto Perticara. Il patrimonio culturale. A Corleto Perticara si possono apprezzare diversi e interessanti siti ed edifici che ne raccontano la storia e la gloria. Dell’antico castello feudale, attorno al quale è sorto il primo nucleo abitativo, restano solo poche arcate e oggi sui suoi ruderi è stato costruito il moderno Palazzo degli Uffici, in cui ha sede il Municipio. Proprio davanti alla struttura si apre Piazza Plebiscito, denominata “il fosso”, dal momento che in passato era il fossato che circondava il castello normanno. Nel complesso del castello è stato allestito inoltre il Museo comunale “Michele Lacava”, nel quale è conservato l’omonimo “Fondo” composto dai libri dei fratelli Lacava, in particolare Pietro, il quale è stato più volte ministro. Passeggiando ci si ritroverà di fronte anche l’antico Palazzo Lacava. 

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

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