GAMBATESA (castello dei Di Capua)

CENNI STORICI

In un territorio di frontiera tra Molise e Puglia, nel XIII secolo Riccardo di Pietravalle divenne il signore di un luogo che prenderà il nome dal suo difetto fisico: Gambatesa. L'aspetto originario del castello era quello di un bastione arroccato sul promontorio che guarda la vallata del Tappino. Le trasformazioni, tra la fine del XV secolo e metà del XVI secolo conferirono al castello l'aspetto di dimora signorile rinascimentale. Il momento storico di maggiore fortuna della comunità di Gambatesa è dovuto alla presenza della famiglia di Capua, che acquistò il castello nel 1484 e ne rivoluzionò l'architettura, abbattendo molte delle severe architetture militari medievali per farne un palazzo signorile. È ben visibile l'originaria e massiccia struttura medievale di forma quadrata con la merlatura guelfa sul lato sud-ovest e le torri angolari in direzione nord-est, mentre sono di stile rinascimentale il portale bugnato, le finestre e la loggetta con tre archi a tutto sesto che si aprono sulla facciata nord-ovest, aggiunta nel XV-XVI secolo. Nel 1550 Vincenzo di Capua, artefice della trasformazione rinascimentale del castello, commissionò il ciclo pittorico di stampo manierista al pittore salentino Donato Decumbertino (da Copertino). Quest'ultimo si ispirava alla produzione artistica di Napoli e Roma di metà Cinquecento. Il ciclo pittorico, nonostante le lacune, rivela una densità di significati in cui la mitologia e l'ispirazione alla storia dell'arte e dell'antichità si intrecciano ai temi cristiani per evidenziare quelle virtù morali, civili e militari che la famiglia di Capua riteneva di incarnare e perciò comunicare ai suoi ospiti.

Bibliografia e Sitografia

Castello di Capua – Direzione regionale musei Molise (beniculturali.it)

Articoli di approfondimento

CITTÀ

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REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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