MOLFETTA (torre Villafranca)

CENNI STORICI

Itinerario:Percorrendo la strada provinciale per Bitonto, giunti al largo della Madonna della Rosa, si prosegue a destra per contrada Mino e, dopo aver percorso quest'ultima per circa 5,5 km, nel tratto in cui si intravedono le rovine della torre Alfiere, si gira a destra per un viottolo che scende verso un avallamento fino alla torre Villafranca. 

Descrizione:Si pensa sia sorta dall'affrancamento del servi della gleba ed ha l'aspetto di una masseria fortificata tipo Navarino. La masseria fortificata è una palazzina a due piani a base quadrata e alta 8 m, con giardino, cappella e palmento; il tutto è posto al centro di una vasta area agricola. A piano terra vi sono due ingressi: il principale è sormontato da uno stemma; vi sono tre vani. Sul retro da un portone ci si immette in altri ambienti adibiti a depositi o stalle e, qui vi è un focolare. Da una scala esterna si accede al piano superiore, con 4 vani, ricco di affreschi. Esternamente vi è anche un giardino e una chiesetta ( di Santa Maria dell'Isola) con campaniletto a vela: ha una sola navata con volte a botte, vi sono tracce di stucchi sulle pareti; infondo alla parete di ponente vi è l'altare quasi distrutto. 

Notizie storiche:Il nome si pensa che derivi da un'iscrizione posta sull'ingresso principale che riporta "Villa Fraca".

La masseria fortificata è una palazzina a due piani a base quadrata e alta 8 m, con giardino, cappella e palmento; il tutto è posto al centro di una vasta area agricola. A piano terra vi sono due ingressi: il principale è sormontato da uno stemma; vi sono tre vani. Sul retro da un portone ci si immette in altri ambienti adibiti a depositi o stalle e, qui vi è un focolare. Da una scala esterna si accede al piano superiore, con 4 vani, ricco di affreschi. Esternamente vi è anche un giardino e la chiesetta di Santa Maria dell’Isola con campaniletto a vela: ha una sola navata con volte a botte, vi sono tracce di stucchi sulle pareti; in fondo alla parete di ponente vi è l’altare quasi distrutto.

Il nome della masseria si pensa che derivi da un’iscrizione posta sull’ingresso principale che riporta “Villa Fraca”.

Oggi tutta la struttura versa in condizioni pessime ed è un vero peccato che un bene storico e culturale, patrimonio del nostro territorio, stia andando verso il suo definitivo deterioramento. Vi sono ancora, in quella masseria, affreschi e altri elementi di alto valore storico artistico che vanno salvati. Ma è tutto il complesso che andrebbe salvato in tempi rapidi.

 

Bibliografia e Sitografia

https://molfettadiscute.altervista.org/molfetta-masseria-villafranca-e-chiesetta-di-santa-maria-dellisola/

https://molfettalive.it/2020/08/31/massicce-e-imponenti-nellagro-sorgono-casale-villafranca-e-torre-alfiere/

 

Articoli di approfondimento

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