Monteiasi (masserie, palazzi)

CENNI STORICI

«Masseria Rosario. È stata una delle masserie più importanti del territorio; fornita di silos per gli erbaggi; di vaccheria di notevole grandezza; di campi coltivati nel pieno rispetto delle regole agronomiche; di grande rilievo produttivo di grano e di latte. Il latte veniva portato a Taranto in una rivendita organizzata dagli stessi proprietari (Motolese) e con degli appositi tricicli con la piattaforma anteriore per il trasporto delle bottiglie, veniva portata nelle case di quanti lo richiedevano con fornitura giornaliera. Notevole è ancora oggi la presenza e la grandezza di un frantoio ipogeo. ...
Palazzo Lotta.  Il palazzo e l’adiacente giardino sono stati a lungo strutture pregevoli del paese. Il palazzo edificato sul finire del XVIII sec., era corredato di ampi spazi a piano terra per i servizi e per le abitazioni dei coloni, mentre al primo piano era la dimora signorile della famiglia Lotta composta di professionisti (notai, medici, ufficiali dell’esercito, …). La famiglia possedeva, bensì, una tagliata con vegetazione tipica mediterranea con recinzione in muratura del 1797.
Palazzo Strusi.  La versione corrente è quella ottenuta dopo lavori di “accomodamento” apportati da don Peppo Strusi a seguito dell’acquisto del 1951 dal marchese Russo Cardone. La parte anteriore del palazzo si ritiene edificata nel XVIII sec. sui resti di un più antico insediamento che era chiamato masseria Monteiasi; la parte posteriore del palazzo attuale fa ritenere che rappresenti una parte dell’edificio masseria. Tutta la struttura contiene ampi locali a volta sotterranei e i resti di insediamenti risalenti al ‘500.
Masseria Taverna. Ha funzionato a lungo da masseria, ma non ne ha le dimensioni tipiche delle masserie che si rispettino; è posta all’incrocio della diramazione dell’Appia antica col tratto trasversale di una delle vie istmiche; stante la sua collocazione ha più avuto in passato la funzione di taverna, di rifugio per viandanti alla ricerca di ristoro per sé e per gli animali; da ciò sarebbe derivato il nome (da “taberna”). È ormai inglobata nello spazio urbano; è di proprietà del marchese Pasquale Russo Cardone che ha venduto al Comune il suolo su cui è stata costruita negli ultimi decenni la nuova Casa comunale. Di fronte, verso nord è posto il più esteso territorio legato alla stessa proprietà e questo va sotto il nome di Parco dei Patriarchi per la notevole dimensione degli ulivi secolari che contiene. ...
Masseria Palombara. Come tutte le masserie del circondario fu edificata all’epoca dell’occupazione spagnola e per secoli è appartenuta ai componenti della famiglia D’Ayala. Dagli anni ’50 del secolo scorso è di proprietà degli eredi di Giuseppe (detto don Peppo) Strusi.
Masseria Le Lamie. Come la Palombara apparteneva ai D’Ayala e vi appartiene a tutt’oggi con la differenza che il continuo frazionamento ha fatto perdere d’importanza l’intera proprietà che era estesa per centinaia di ettari. Possedeva un ovile con migliaia di capi di ovini e caprini».

Bibliografia e Sitografia

http://www.galmagnagrecia.it/index.php/it/monteiasi

https://viaggiart.com/monteiasi

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XVIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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