PIZZOLI (castello Dragonetti De Torres)

CENNI STORICI

Il Comune di Pizzoli, è situato a Nord Ovest rispetto alla città dell'Aquila, all'inizio dell'Alta Valle dell'Aterno. Dista dal capoluogo di Regione circa 15 km, è situato a 740 m. s.l.m., fa parte della Comunità Montana Amiternina zona "A". La sua estensione territoriale è pari a 56,11 kmq, le strade urbane si estendono per 50 km, le strade extra urbane per 40 km e le strade vicinali per circa 60 km. E' uno dei comuni che continua ad avere un congruo sviluppo edilizio. Confina con i comuni di Barete, Montereale, Capitignano e L'Aquila. Fino agli anni trenta del secolo scorso nel suo territorio era compreso anche il paesino di San Vittorino col teatro. Alla data del 31 dicembre 2004 la sua popolazione era di 3.300 unità per cui risulta, ad oggi, il Comune più popolato del circondario; per circa il 50% del territorio ricade nel Parco Nazionale "Gran Sasso-Monti della Laga" di recente istituzione. Il paesaggio ha una conformazione prevalentemente montana con monti aspri per lo più composti da pareti calcare dove alla vegetazione originaria, fatta di querceti e faggeti, si è aggiunta negli anni '40 e '90 vasti rimboscamenti a pino nero. Lungo tutto il territorio vi sono molte zone panoramiche e di grande pregio paesaggistico. Poi il paesaggio degrada verso la pianura della conca aquilana (sud-est) e l'alveo del fiume Aterno che da Aringo va verso Popoli. Su questo si costruirono, in passato, alcuni mulini (tra cui quello ancora funzionante in prossimità di Santa Maria delle Fornaci). Tra le emergenze storico-artistiche si segnalano: Castello Dragonetti De Torres - Costruzione seicentesca a pianta quadrata e torrette angolari addossata ad una torre pentagonale del XII secolo. È stato progettato dall'architetto e scultore Pietro Larbitro. Per costruirlo i De Torres fecero demolire gran parte delle mura che circondavano la torre medioevale usato all'epoca come rimessa per il bestiame. Caratteristiche sono le sue torrette di avvistamento (o casematte di tiro rifatte nell'Ottocento) che hanno conferito al manufatto una certa severità e la denominazione di castello; l'altro elemento architettonico notevole è la scala di entrata col portale principale legato con elementi decorativi alla finestra balconata del piano nobile, elementi tipici delle ville cinquecentesche romane.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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