Sperone (fraz. di Gioia dei Marsi, torre)

CENNI STORICI

«Il vecchio borgo di Sperone è situato a circa 7 Km. dal valico delle "forchette". La sua posizione arroccata è posta a cascata sul pendio. Il nome più antico del borgo risale all'unione di due castelli chiamati "Sparnasio" e "Asino", che entrambi furono distrutti; ne risorse uno solo che fu chiamato "Sperond'Asino".

Sul piccolo centro spicca ancora oggi la torre del castello posta a 1240 m. di altitudine, databile alla seconda metà del secolo XIII. Importante presidio di avvistamento e di difesa del borgo sottostante, la torre è circolare all'esterno ed ottagonale internamente con un diametro esterno di circa 8 metri ed una altezza di circa 16 m. L'ingresso è posto a circa 12 metri e due mensole sporgenti sulla muratura lasciano ipotizzare che un tempo ci si servisse di una scala di legno retrattile».

«Il borgo di Sperone, attualmente parte integrante della comunità di Gioia dei Marsi, era situato a circa 7 km, in località denominata "la forchetta", su un antico presidio romano a guardia del Passo Sparnasio. Il nome del borgo discende dall'unione di due castelli chiamati Sparnasio (dal dio Pan protettore dei pastori e delle greggi) e Asinio. Dopo la distruzione di entrambi i castelli, ne risorse uno solo (Sparnasio) che fu chiamato "Speron d'Asino", poiché gli abitanti di Asinio vollero ad esso aggregarsi. Il nuovo castello aveva la conformazione di una fortezza ed era feudo di Simone di Capistrello (1193), al quale veniva fornito un soldato a cavallo in rapporto ai 24 fuochi allora presenti.

Le chiese del piccolo centro montano erano due: la parrocchia dedicata a S. Maria e l'altra dedicata a S. Nicola, posta appena fuori dell'abitato. La torre del castello, ancora visibile, risale alla seconda metà del secolo XIII, quando i conti Berardi di Celano, signori della contea dei Marsi, rafforzarono il sistema difensivo della Marsica orientale costruendo baluardi militari lungo le vie di accesso alla contea. Le caratteristiche della costruzione sono proprie di una torre di avvistamento cintata, paragonabile ad altre strutture militari della zona come la torre di Collarmele e di Santo Iona. Di forma circolare, con il diametro esterno di circa 8 metri, attualmente è alta circa 16 metri e costituita da due piani di cui quello inferiore sicuramente utilizzato come deposito e quello superiore, a forma ottagonale, destinato a corpo di guardia.

Posta a 1240 metri di altitudine, la torre guarda verso la conca del Fucino (allora lago) e controllava l'unica via di comunicazione con la valle Peligna e le zone del Tavoliere. Ma con il trascorrere del tempo la funzione strategica di avvistamento e di difesa andà via via esaurendosi ed il centro perse la sua ragion d'essere, rimando sempre più isolato. Il panorama che si può ammirare è senza dubbio incantevole tanto che Sperone è stato definito "il balcone più bello della Marsica". ...» (a cura di Salvatore di Salvatore).

 

Bibliografia e Sitografia

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