Viggiano (ruderi del castello feudale)

CENNI STORICI

Il Castello, edificato in epoca medievale per la sede del feudatario, per le sue originarie esigenze di difesa occupa il punto più alto del paese, dal quale è possibile dominare visivamente l’intero territorio circostante e l'intera Valle del fiume Agri. Situato a 1023 metri di quota sul livello del mare, recava, sul muro di levante, un marmo simboleggiante Mitra, della quale si ebbe culto a Grumento, dalle cui rovine o da quelle della contrada Marcina, sembra dovesse provenire. Nello stemma del comune si notano tre torri marrone, fondo cielo su monti color terra. Gravemente danneggiato dal terremoto del 1857, è andato gradatamente deperendo fino a raggiungere l’attuale conformazione. Restano dell’antico Castello tratti delle Mura, parti significative delle Torri Angolari e il Perimetro Murario che ne evidenzia la mole. Al di sotto di esso, sorge il Borgo con edifici di epoca medievale, come la Chiesa di S. Benedetto, case tipiche con giardini ed elementi architettonici ed artistici di particolare rilievo. Non sappiamo se fu lo stesso Berengario, generale dell’imperatore Giustiniano, o un altro feudatario a trasformare il sistema di Torri di avvistamento longobarde in quel complesso unitario che definiamo Castello, abituale Residenza del Signore ma capace anche di assolvere alle funzioni di avvistamento e di difesa e del quale attualmente rimangono solo pochi ruderi. La trasformazione in Castello delle preesistenze longobarde sembra sia stata effettuata in epoca normanna, ma ha subito delle modifiche anche in epoca angioina

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Rudere

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