Aquila d’Arroscia (resti del castello dei marchesi di Clavesana)

CENNI STORICI
«Il castello sarebbe stato eretto nel 1090 ma mancano notizie precise fino al 1202, quando, entrato il territorio a far parte del marchesato di Clavesana, questi signori strinsero alleanza con Genova. Nel 1286 Albenga vorrebbe impadronirsene ma Emanuele l, che vi aveva preso dimora, lo difende strenuamente. Se ne impossessa invece il marchese Giorgio Del Carretto nel 1346. Trascorsi pochi anni il feudo torna ad essere dominio dei Clavesana e ciò fino al 1393, quando il marchese Giovanni di Saluzzo lo vende al Comune di Genova della quale, da questo momento, Aquila d'Arroscia seguirà il destino. Dal 1928 al 1947 fu aggregata al Comune di Borghetto d'Arroscia» - «Eretto intorno al 1090 per controllare lo spartiacque tra la valle Arroscia, Ranzo e la val Pennavaira, il castello, di evidente importanza strategica, è stato conteso nei secoli tra i Clavesana, il comune di Albenga e i Del Carretto di Zuccarello finché non è stato venduto ai genovesi nel 1393. I ruderi superstiti, poco distanti dalla Rocca Grande, risalgono al XII secolo. Tra di essi i resti della torre poligonale mozzata, con i quattro lati ben visibili, a muratura di pietre irregolari disposte in filari orizzontali e alcuni tratti del perimetro esterno del castello, che conservano nella parte settentrionale tracce di merlatura. Dalla torre è ben visibile il castello di Alto nella valle Pennavaira, anch'esso parte del medesimo sistema di castelli collegati a vista tra loro per le segnalazioni e l'avvistamento».
Bibliografia e Sitografia
http://www.giorgiorigon.it/magazin/evocazioni/vestigia/castellaquila.htm - http://www.culturainliguria.it/cultura/it/Temi/Luoghivisita... https://castelliere.blogspot.com/2016/09/il-castello-di-martedi-6-settembre.html
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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