Barletta (borgo ed edifici vari)

CENNI STORICI

Le prime mura urbiche furono edificate dai Normanni, che occuparono il territorio barlettano tra l'XI ed il XII secolo. Le mura cingevano allora l'originario nucleo di Santa Maria. Durante la dominazione sveva l'imperatore Federico II ampliò il fortino normanno edificando la sua domus, individuabile nell'attuale sede della Biblioteca Comunale. Con l'arrivo degli Angioini vi furono nuovi lavori sulla cinta muraria, per proteggere l'area più a sud, un ampliamento del castello con la costruzione del palatium sul lato nord, abbattuto in seguito dagli Aragonesi, e lo scavo del fossato intorno al castello. Il periodo aragonese modificò significativamente il tracciato delle mura, fino a cingere un'ampia parte dell'edificato attualmente appartenente al quartiere San Giacomo-Settefrati. Fu in questo periodo che il castello assume la definitiva ed attuale conformazione architettonica. Nel 1860 ebbe inizio l'abbattimento della cinta muraria che ostacolava l'espansione edilizia, il commercio con le città limitrofe e la costruzione della ferrovia con la relativa stazione e degli stabilimenti industriali. Dell'antica cinta muraria restano: il castello; tutte le mura "a mare" (mura del Carmine, dal nome dell'omonima chiesa) che partono da Porta Marina per arrivare al Paraticchio; un frammento a nord-ovest nei pressi del fossato del castello e ad esso attiguo; il bastione, localmente conosciuto come il "Paraticchio", che si affaccia sugli arenili della litoranea di ponente; Porta Marina nell'omonima piazza. Palazzo della Marra. Sito in via Cialdini, è uno dei più prestigiosi esempi di architettura barocca in Puglia. Sin dalla metà del 1500, è stato dimora d'importanti famiglie aristocratiche. Costruito su tre livelli, l'edificio è caratterizzato, sul fronte principale, da un balcone la cui facciata risulta riccamente ornata, sorretto da cinque mensole ornate da mostri, cani e grifi. La corte centrale presenta un loggiato e colonne che sorreggono archi. È sede al secondo piano, in maniera permanente, della Pinacoteca De Nittis mentre, al primo piano, di mostre temporanee nonché di una sala conferenze. Palazzo Santacroce. È ubicato esattamente di fronte alla facciata principale del duomo, tanto da occuparne un'ampia area del sagrato che in precedenza era di dimensioni maggiori. La facciata principale presenta il piano terra bugnato e quello superiore caratterizzato da una perfetta simmetria delle bucature. Il portale d'accesso è dotato di un arco a sesto acuto, inquadrato da una cornice. In asse si trovano poi il balcone di rappresentanza e infine un timpano triangolare. Palazzo de Leone Pandolfelli. Si trova in via Cavour, lungo l'antica "Strada del cambio". Le prime notizie su questo palazzo risalgono al 1418; sono attestati ulteriori rifacimenti durante la metà del XVI secolo. La facciata principale è scandita ai livelli superiori da lesene che intervallano aperture su un balcone che corre lungo l'intero fronte.

Bibliografia e Sitografia

http://it.wikipedia.org/wiki/Barletta#Architetture_civili

Articoli di approfondimento

CITTÀ

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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