Civita d’Antino (palazzo Ferrante)

CENNI STORICI

La storia della casata Ferrante è inseparabile della storia di Civita d’Antino dalla metà del 1500 in poi. Il Palazzo Ferrante costituisce un monumento architettonico di grande valore anche se non appare in buone condizioni per il suo stato di abbandono, attualmente è in previsione un restauro. Indivisibile dal Palazzo, i giardini all'italiana chiamati popolarmente per la loro bellezza “giardini vaticani di Civita d’Antino”. Nel giardino espropriato “La Pista” (ex “Cauta”) molte le epigrafi decifrate dal Mommsen oggi nel Museo Antinum; presente un cippo con epigrafe sormontato da un obelisco. Il Palazzo aveva un'importante Biblioteca risalente alla seconda metà del secolo XVIII, ricca di volumi antichi e preziosi. Annessa al palazzo la cappella gentilizia con accesso dall'epistamio, pavimento in maiolica di Vietri, quadri del '600 napoletano. Ferdinando II di Borbone nel 1832 concede il diritto di asilo ponendo una grossa catena di ferro alla porta d’ingresso, ancora presente.

Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XV sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Buono

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