CENNI STORICI
L’itinerario parte dall’immediata periferia di Foggia, nella zona compresa tra la Superstrada per Candela (imbocco da Viale degli Aviatori) e Via San Lorenzo (proseguimento di Viale Europa). Si tratta di una zona attraversata dal Tratturo Foggia-Ordona-Lavello ed interessata dalla localizzazione di “Masseria Pantano”. Ciò che attualmente è definita “Masseria Pantano” è un enorme edificio rurale, parte di una più ampia area edificata in epoca medievale. Il nome “Pantano” deriva dal fatto che l’area è stata, fino a pochi decenni or sono, interessata dalla presenza di una palude (pantano). Il contesto di fatiscenza ed abbandono che appare attualmente, scomparsa la palude e buona parte degli antichi edifici, doveva invece essere totalmente diverso in epoca medievale infatti molti documenti attestano la presenza di imponenti edifici, stalle, e persino giochi d’acqua ed un giardino zoologico, voluto proprio da Federico II» - «Alla periferia di Foggia, circondati da un quartiere intensivo e in rapida espansione, ci sono due luoghi che potrebbero sparire. Uno è la Masseria Reale: grandi saloni per conservare le derrate alimentari, volte a botte costruite con la tecnica delle bubbole (dette anche pignatelli o caccavelle, elementi vuoti e cilindrici di terracotta di gran lunga più leggeri dei mattoni) mura dipinte. La costruzione risale al diciottesimo secolo, ma vennero usate fondamenta del palazzo federiciano. Già, la Masseria Reale racconta anche la storia di Foggia Capitale, quando Federico II trasferì qui il cuore del Regno delle due Sicilie, venendo a soggiornarvi. E se del palazzo che si costruì nel centro di Foggia restano pochi brandelli e l’iscrizione del portale (Hoc fieri iussit Federicus Cesar ut urbs sit Fogia regalis sede inclita imp(er) ialis) alla Masseria Reale c’era il Palazzo d’estate: le cui fondamenta, probabilmente, danno sostegno alla Masseria Reale. Accanto, un bosco dove cacciare, e un vivarium con pesci ed uccelli. Il cui ovale, che dà il nome alla zona, Pantano, è ancora rilevabile dall’alto. A chi importa? La Masseria Reale è assediata da montagne di calcinacci e mattonelle sbreccate, risultato di ristrutturazioni o nuove costruzione, uno schifo. A difenderla dalle incursione dei vandali (alcune delle volte a botte sono già state distrutte a sassate o con bastoni) un’inutile rete da polli bucata in più parti. Anche se il pozzo è probabilmente un pericolo vero. Intanto la periferia avanza. Nuove palazzine si aggiungono alle palazzine già vuote di un quartiere che non ha servizi se non supermercati e centro commerciale. Le gru e le betoniere si spostano sempre più avanti, stringono a cerchio la Masseria e la testimonianza di Foggia Capitale.
Bibliografia e Sitografia
https://www.academia.edu/2139026/Ambiente_e_Stategie_Produttive_nei_siti_di_San_Lorenzo_in_Carminiano_e_Pantano_FG_tra_XIII_e_XIV_secolo
https://fondoambiente.it/luoghi/masseria-pantano?ldc
https://www.apulianappeal.com/2021/02/12/federico-ii-e-la-masseria-pantano/
Articoli di approfondimento
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XIX sec.
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