LEVERANO (torre)

CENNI STORICI
La Torre è stata costruita nella prima metà del XIII secolo durante l’egemonia di Federico II di Svevia, come possente difesa del territorio salentino contro le scorrerie saracene. Il monumento rappresenta, infatti, un importante esempio di architettura militare sveva. Un trittico di stemmi angioini, rilevabile sulla parete nord del basamento, testimonia il passaggio di proprietà dal potere svevo a quello angioino avvenuto interno al XIV secolo, riferibili probabilmente a Roberto D’Angiò, principe di Taranto (1331). Alla fine del ‘400 ha inizio il lento declino della Torre, divenuta una fortezza inefficace e facile bersaglio dell’artiglieria. Nei secoli successivi, infatti, è stata trasformata in torre colombaia e in deposito per granaglie, oltraggiando il suo valore storico ed artistico. I danneggiamenti maggiori sono avvenuti nel corso dell’Ottocento come il crollo del ponte levatoio, ricostruito in pietra; il fossato che la circondava trasformato in discarica; la caduta di numerose mensole di sostegno del coronamento e del ballatoio; il crollo dei tre solai lignei. Grazie all’interessamento di numerosi studiosi la Torre, ormai pericolante, venne riconosciuta nel 1870 come monumento nazionale salvando l’edifico dall’imminente crollo. Fin dalle origini la costruzione si innalzava completamente isolata dal fossato. Nei secoli, però, è stata inglobata da abitazioni che tuttora si addossano alla Torre, lasciando accessibile solo il prospetto principale antistante via Veneto. Il Comune di Leverano ha acquisito la proprietà della Torre nel 1988 dalla famiglia Negro, inaugurando un lungo intervento di restauro che ha finalmente restituito dignità all’emblema della comunità leveranese.
Bibliografia e Sitografia

Torre federiciana - Leverano si racconta

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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