Grottaglie (palazzo Episcopio)

CENNI STORICI

Il castello episcopio di Grottaglie è il simbolo della potestà feudale dei vescovi tarantini. Il primo impianto doveva essere una masseria-fortezza del XIII secolo, poi fortificata alla fine del Trecento per volere dell’arcivescovo di Taranto Giacomo d’Atri, che aveva realizzato anche le mura e la chiesa madre. A questo periodo risale la torre maestra, a pianta quadrangolare, che ancora domina nel cortile dell’attuale castello. Nel XVII secolo la struttura fu ampliata, includendo il cortile interno, un’ulteriore torre a difesa della porta, e resa degna dimora principesca del cardinale Bonifacio Caetani. Internamente la struttura è infatti ricca di sale ampie e maestose con grandi finestre. Oggi, gli ambienti sono stati recuperati e quelli che una volta servivano come stalle, ora ospitano il Museo della Ceramica.

 

Alla estremità sud-est, all'attacco tra il fabbricato e la cinta, esiste una torre di cortina che si affaccia sul "quartiere delle ceramiche".

Il fabbricato principale, nel quale aveva sede l'episcopio, si sviluppa su due piani con un parziale terzo livello nell'ala di sud-est; la torre interna invece presenta quattro piani oltre il lastrico tutti indipendenti tra loro e collegati con l'esterno mediante un sistema di scale esterne attualmente diruto.

Dallo studio dei rilievi risulta abbastanza probabile che una prima cinta fortificata, identificabile con quella che chiude il cortile orientale con (forse) una seconda torre di cortina - poi andata distrutta - esistesse già nel 1833: alcune tracce di una porta goticheggiante nel muro che divide i due cortili potrebbero attestare ciò. La esistenza di tale porta potrebbe anche giustificare la localizzazione della torre maestra e tutto il sistema degli accessi ai livelli superiori della stessa: sistema che doveva servire anche per la coeva parte di primo piano del fabbricato principale, corrispondente alla zona della sala episcopale. Una prima configurazione conclusa del castello, pertanto, doveva essere costituita dalla citata cinta, dalla torre maestra interna, dalle sale di primo piano destinate a dimora dell'arcivescovo, e da due torri di cortina rispettivamente a sud-est e sud-ovest; questo, probabilmente, era il castello all'inizio del 1400. Nella seconda metà del secolo (forse il 1483 dei documenti) il primitivo impianto venne ampliato comprendendovi il cortile occidentale ed una ulteriore torre di cortina posta a difesa della porta per l'abitato, attualmente trasformata in fornice aperto.

Anche questa è poi andata distrutta, ma vi sono elementi abbastanza attendibili per dare concretezza a tale ipotesi.

L'ulteriore stratificazione è databile al 1649 con i lavori fatti eseguire dal mons. Tommaso Caracciolo: lavori che aumentarono la ricettività del castello ma che non dovrebbero averne alterato in modo sostanziale gli apparati difensivi, avendo egli aggiunto dei corpi all'interno del fabbricato principale realizzando la loggia ed i disimpegni per le sale esistenti.

Nel nostro secolo vanno poi collocati i lavori che hanno dato al castello l'attuale configurazione: in particolare il riempimento del cortile occidentale con la conseguente costruzione della intercapedine per mantenere illuminati i locali interni del già piano terra, la costruzione di corpi aggiunti al piano terra e primo piano ove hanno trovato posto gli impianti igienico-sanitari connessi all'attuale destinazione del castello (che è quella di convitto) ed, in genere, i lavori di riattamento delle sale interne. Di proprietà dell'arcivescovo di Taranto, in questi ultimi tempi si va concretizzando per il castello di Grottaglie un programma di interventi teso a ricuperare tutto il complesso monumentale al circuito culturale della città: da un lato è già in corso l'intervento restaurativo da parte della Soprintendenza ai Monumenti di Puglia, finanziato dalla Cassa del Mezzogiorno e diretto dal prof. Giovanni Fuzio; d'altro lato la sua destinazione a centro culturale e di sperimentazione connesso con tutta la vasta problematica che il contiguo "quartiere delle ceramiche" pone in essere, appare ormai certa».

o; d'altro lato la sua destinazione a centro culturale e di sperimentazione connesso con tutta la vasta problematica che il "quartiere delle ceramiche" pone in essere, appare ormai certa

Bibliografia e Sitografia

https://www.iltarantino.it/17/05/turismo/grottaglie-il-castello-episcopio/

Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Restaurato

AUTORE DELLE AGGIUNTE / CORREZIONI

SITO UFFICIALE

IMMAGINI

info heading

info content