Ortona (Terravecchia, Terranova)

CENNI STORICI

«Terravecchia. Costituisce il nucleo originario della città. Sorge sul perimetro dell'Urbs romana, allungamento del villaggio illirico-frentano, ed è- identificata da viuzze strette, arricchite da archi caratteristici, che si aprono improvvisamente su scorci di mare. Centro propulsore delle attività marinare, Terravecchia si è sviluppata nel Medio Evo (XII-XV sec.) tra la Cattedrale (riedificata nel 1127), il Castello Aragonese (1450~70) e il Palazzo Farnese (iniziato nel 1584), che con quello comunale (anticamente dell'Università e della Colle) fungono da cerniera con il rione di Terranova. La parte più antica è individuabile nella zona compresa tra il Parco Ciavocco (polmone verde al cospetto del mare) e Corso Matteotti, con il caratteristico Vico Bonelli e la Torre Baglioni (XIII sec.), già dei Bernardi. Tardomedievale, invece, è la zona compresa tra Corso Matteotti e la Passeggiata Orientale (aperta sulla Rípa Grande nel 1882) da cui si gode uno splendido panorama- essa presenta un impianto viario a maglie leggermente più ampie attorno a via Leone Acciaiuoli su cui si affaccia il secentesco Palazzetto de Benedictis, già dei Vesij-Castiglione (belli il portale e la cisterna con un magnifico anello) e da dove inizia la scalinata dei Pescatori. L'arteria principale, l'antica strada grande oggi Corso Matteotti, si è arricchita, durante i secoli di numerosi palazzi: Corvo (XVI-XVII sec.), pervenutoci pressocchè integro e con un bel soffitto ligneo a cassettoni; Menè (XVII-XVIII sec.) già dei Fonzi Cruciani; Colangelo, con il suo caratteristico cortiletto tardo rinascimentale; Mignotti (XVII sec.) dall'interessante facciata con mattoni a vista; Grilli-de Sanctis (XVII sec.) dai bei balconi con ringhiere in ferro battuto e un ampio salone con affreschi settecenteschi); Pugliesi (metà XVII sec.) e de Sanctis (con elementi architettonici quattrocenteschi). Si affacciano, invece, sul piano antistante la Cattedrale i palazzi Rosica-de Sanctis (XVII-XVIII sec.) dal bel portale in pietra e Mancini-de Sanctis (XVI sec.) dove nel 1586 cessò i suoi giorni Margarita d'Austria. Sono ancora da segnalare il Convento Agostiniano (poi Seminario Diocesano) con il portale in arenaria del XV-XVl sec.; l'ex-Palazzo Vescovile (1770), la Torre dei Riccardi (XIV-XV sec.); il duecentesco campanile di S. Francesco unica testimonianza pervenutaci della presenza dei Padri Conventuali in Ortona con un'ala del convento divenuto nel secolo scorso Palazzo de Benedictis, dove nacque Luisa madre di Gabriele d'Annunzio, che conserva nel cortile, l'antico chiostro, l'anello in pietra della cisterna; i palazzi Quatrari (con il portale della prima metà del XVI sec.), Gervasoni (XVII sec.) e diversi altri con i portali in bugnato rustico e gli anelli da cisterna.

Terranova. È l'altro rione sorto all'interno dell'antica cinta muraria, dove già dal XII secolo sorgevano edifici religiosi attorno ai quali si svilupparono successivamente piccoli borghi e contrade. Si è ampliato maggiormente tra il XV ed il XVII secolo assumendo un impianto viario ortogonale a maglie larghe tipico del Rinascimento spagnolo. Sul Corso Vittorio Emanuele (l'antica strada grande) e -nelle strade interne si affacciano diversi palazzi (anch'essi con portali in pietra ed interessanti anelli da cisterna) espressione di quella borghesia mercantile e professionista che dal X-VI sec. soppiantò economicamente l'antica nobiltà terriera (relegata a Terravecchia). Si segnalano i palazzi appartenuti ai Verratti (XVII sec.) con il grande balcone dalla ringhiera in ferro battuto), ai Licini, ai de Lectis, ai Berardi (1702), ai Petroni (XVIII sec.) ai Lavalle-Castiglio,ne (XVIII sec.) ai de Fabritiis, ai Mazzoccone (1870), ai baroni Bernardi (XVI sec.) e la facciata della ex Chiesetta di S. Biagio (XV-XVII sec.). Gli edifici più imponenti del rione restano comunque la chiesa di S. Maria delle Grazie, il più recente Teatro Vittoria (1927) ma sopratutto il complesso architettonico, realizzato tra il XII ed il XVII secolo, e composto dall’Oratorio del Crocefisso, dalla Chiesa di Santa Caterina e dal monastero delle Cistercensi. Solo nell’ultimo dopoguerra si sono sviluppati in maniera consistente gli altri quartieri all’esterno dell’antica cinta muraria: quello del Carmine a nord, in corrispondenza dell'antica porta della Buccíaria, verso gli antichi conventi dei Carmelitani e dei Cappuccini. di Costantinopoli, sull'omonimo colle che domina il mare, in direzione sud, verso l'ex convento dei Celestini, ora Chiesa dedicata a Santa Maria di Costantinopoli; San Giuseppe sorto su un'ampia area pianeggiante, ad ovest del nucleo storico, individuata per la realizzazione dei primi insediamenti abitativi post bellici, si contraddistingue per la regolarità dell'impianto viario geometricamente lineare. Negli anni settanta le nuove esigenze urbanistiche ed abitative hanno imposto la scelta di una nuova zona di espansione per l'edilizia civile al di là delle vallate che cingono il promontorio Ortonese. E nato, così, il nuovo quartiere Fontegrande, caratterizzato da una moderna edilizia prevalentemente residenziale, che conta oggi circa quattromila abitanti. Ai margini della nuova realtà urbana è stato edificato il nuovo ospedale civile ed individuata, a ridosso della strada statale di circonvallazione urbana, un’area destinata all’insediamento di attività commerciali e terziarie, sia pubbliche che private».

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Ortona

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CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XIII sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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