Ortona (palazzo Farnese)

CENNI STORICI

«Il Palazzo Farnese a Ortona fu costruito su commissione di Margherita d'Austria, su progetto di Giacomo della Porta. Nei secoli XVII e XVIII il palazzo fu dimora del sovrintendente abruzzese ai beni farnesiani. Attualmente ospita il Museo d'Arte contemporanea e la Pinacoteca Cascella. Arrivata ad Ortona, Margherita d’Austria, che nel frattempo abitava nella casa di Camillo De Santis, pensò subito di costruire un grande palazzo residenziale. Il luogo prescelto fu il sito sul colle di fronte all’Adriatico: un’area in parte donata dalla comunità e in parte presa ai frati conventuali di San Francesco che lì avevano un bellissimo orto con vista sul mare. Questi ultimi ne furono tanto offesi da lasciare qualche tempo dopo Ortona e almeno fino al 1591 non vi sono tracce del loro ritorno. Con molta probabilità il progetto del palazzo iniziò sin dall’inverno 1583-84 e fu affidato, per invito del potente cardinale Alessandro Farnese, a sua volta sollecitato dalla cognata Margherita, a Giacomo Della Porta, famoso architetto rinascimentale. Il 12 marzo 1584, con una solenne cerimonia e con la benedizione del vescovo Giovan Domenico di Rebiba, furono gettate le fondamenta. A ricordo dell’opera, la duchessa imperiale pose sotto ciascun angolo tre medaglie di bronzo coniate per l’occasione. Quando nel 1882 venne aperta via Umberto I (l’attuale Orientale), furono abbattute alcune case rovinate e, nel minare il terreno, si ruppe un masso che era stato il basamento dell’angolo nord-est del palazzo. Il masso, con l’intera facciata che dava sul mare, franò. In questo modo furono rinvenute le tre medaglie: una inviata all’imperatore d’Austria, una presa dalla famiglia Cespa, la terza dalla famiglia Bonanni. Attualmente non ne rimane alcuna traccia, come per il ricco archivio farnesiano, perduto o distrutto, specialmente durante l’invasione francese del 1798.

Il palazzo aveva forma quadrangolare e misurava 49 metri e 70 centimetri mentre le finestre, undici per ogni lato, erano alte 4 metri e larghe 2,20. Il portone era alto circa 7 metri e largo 3,34 misure previste e calibrate sul tipo di carrozza usata da Margherita. Un cantiere di quelle proporzioni ha rappresentato una rivoluzione per la vita cittadina poiché occorsero, tra gli altri, scalpellini, artigiani del ferro, intagliatori, carrettieri nonché decoratori. Della Porta era impegnatissimo e i lavori vennero affidati a Piermaria di Lioni Aranci, capomastro lombardo. Occorse circa un anno per scoprire che i lavori non procedevano bene e per convincere Della Porta ad inviare ad Ortona un suo allievo Gregorio Caronica che prese atto che le istruzioni non erano state eseguite. ... Fino alla metà del ‘700, l’incompiuto Palazzo Farnese fu sede dell’amministrazione dei beni farnesiani dell’Abruzzo e vi alloggiarono i vari governatori di Ortona. Quando il Regno di Napoli incamerò i possedimenti dei Farnese, il Palazzo nel 1795 venne venduto alla famiglia Berardi che nel 1840 innalzò, secondo disegni originali, il lato su Largo Farnese (gli attuali secondo e terzo piano) e adibì l’intero isolato prima a prigione, poi sede della Pretura, albergo, arena di spettacoli e infine ad abitazione privata. La proprietà comunale è del secolo scorso. Negli anni 70 ci fu un restauro che fece discutere per l’abbattimento di una parte del palazzo, salvatosi da una frana, per la costruzione di un condominio. Oggi al suo interno sono ospitati: Emeroteca comunale, il Museo di Arte Contemporanea, la Pinacoteca Cascella (opere di Basilio, Tommaso e Michele Cascella) e una raccolta di opere degli artisti Costanzo e Massari».

Bibliografia e Sitografia

https://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_Farnese_(Ortona)

Articoli di approfondimento

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XVI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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