Pisticci (borgo, resti del castello normanno)

CENNI STORICI

La costruzione, di epoca normanna, sorge sulla parte più alta del paese, a quota 394 metri.

Il castello, di circa 14 metri di altezza, si sviluppava su diversi piani. Sul lato sinistro, una scalinata portava alla torre, divisa da due vani, e un’altra scaletta, a ridosso della facciata principale, portava agli ambienti interni e al terrazzo della torre. Nell’atrio, altre porte conducevano alle stanze del primo piano.

Tra l’atrio e la cantina, lo spazio scoperto era destinato al frutteto, al giardino e al vigneto che oggi, frazionato, appartiene alla famiglie Barbalinardo, Zaffarese, Lazzazzera e all’Orfanotrofio. Sulla parete esterna, di fronte all’ingresso principale, sorgeva un altro fabbricato rettangolare. Sotto la torre, una cisterna per raccogliere l’acqua piovana, è stata trasformata, successivamente, in sala macina del frantoio.

In seguito alla rivoluzione del 1806, e alla morte di Don Ferdinando De Cardenas, i beni vennero venduti all’asta e solo pochi appezzamenti rimasero agli eredi del Conte.

Il castello venne comprato o occupato dalla famiglia Rogges, e dopo averlo abbandonato, si ridusse a ruderi.

Nel 1920-21 le terre vennero in possesso del geometra Vito Rocco Panetta che ne ricavò un appartamento che venne abbattuto, insieme alla parte centrale del castello, negli anni ‘30 del secolo scorso, per far spazio al serbatoio dell’Acquedotto Lucano.

Del castello restano, oggi, la torre, i locali dell’ex scuderia e alcuni vani.

 
Bibliografia e Sitografia
Articoli di approfondimento

CITTÀ

PROVINCIA

REGIONE

EPOCA

XI sec.

STATO DI CONSERVAZIONE

Discreto

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IMMAGINI

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